Vicine di casa a Scortichino di Bondeno in provincia di Ferrara, Officine Barbieri Srl e Ossind Spa lavorano in stretta sinergia, realizzando costruzioni meccaniche medie e pesanti. Ossind è infatti specializzata nell’ossitaglio e nel taglio al plasma di lamiere di acciaio al carbonio per impieghi strutturali, mentre Officine Barbieri si occupa di carpenteria, saldatura e lavorazioni meccaniche in metallo.
Segni distintivi, comuni alle due aziende, sono una storia di successo lunga più di quattro decenni ed elevati standard qualitativi delle forniture, garantiti da personale altamente qualificato e macchinari all’avanguardia. Peculiarità eccellenti, che si possono ritrovare anche nell’approccio al rifacimento degli impianti a gas per il riscaldamento e per le apparecchiature di saldatura di entrambi gli stabilimenti.Per questo motivo è stato scelto Megapress G, una delle più recenti innovazioni di Viega, che consente, in presenza di tubi di acciaio a parete normale, di sostituire con la tecnica di pressatura la lunga, complicata e rischiosa saldatura.
Il parere dell'installatore
I percorsi delle nuove tubazioni per l'impianto a gas dei capannoni delle Officine Barbieri e Ossind sono molto estesi e percorrono tutta la circonferenza degli edifici. Carlo Arcari di Alba Service Srl, impresa con sede in provincia di Campobasso che ha eseguito l’installazione, sottolinea: “Se avessimo dovuto installare un impianto di tali proporzioni utilizzando raccordi a saldare, e con sole due persone, avremmo impiegato molto più tempo ed energie. Con Megapress G, invece, il lavoro è stato completato con velocità e precisione in un solo giorno!”
Meno tempi e rischi
Installare un impianto in uno stabilimento operativo esige l’attenzione di limitare ogni pericolo per persone e attrezzature. Con raccordi a saldare le fiamme o i gas combusti, e quindi il rischio di incendi, sono inevitabili. Inoltre è necessario movimentare pesanti bombole. Sfida non semplice da affrontare in situazioni come quella dei capannoni a Scortichino di Bondeno, dove le tubazioni si trovano in posizioni molto elevate. Con Megapress G è sufficiente dotarsi di un utensile di pressatura Viega e delle ganasce idonee per evitare il rischio di incendio, lavorando allo stesso tempo in maniera più sicura e celere (e il risparmio di tempo, fino al 60% rispetto a metodi di giunzione tradizionali, porta a un significativo vantaggio economico). La pressatura esclude, inoltre, i possibili errori umani per effetto dell’affidabilità meccanica della tecnica stessa.
Caratteristiche dei raccordi
Dotati di certificazione di qualità e sicurezza IMQ-CIG e omologazione DVGW, i raccordi a pressare Megapress G possono essere applicati in impianti realizzati con tubi di acciaio nero o zincato, preverniciati o rivestiti di polveri epossidiche. L’ermeticità dei raccordi è il risultato della presenza di un elemento di tenuta profilato specifico di HNBR giallo che avvolge il tubo e aderisce in tre punti contemporaneamente, assicurando una giunzione ermetica anche con superfici irregolari. Tenuta completata meccanicamente dalla presenza di una ghiera dentata che si aggrappa al tubo grazie alla pressatura. Esternamente, inoltre, i raccordi sono protetti da uno strato galvanico di zinco e nichel per garantire un’efficace resistenza nella posa all’esterno degli edifici, come,nel caso di Officine Barbieri e Ossind.
Megapress G è dotato del dispositivo di sicurezza SC-Contur (caratteristica comune dei sistemi a pressare Viega) che permette di individuare con rapidità i raccordi inavvertitamente non pressati. L’intervallo di funzionamento di SC-Contur, durante la prova di tenuta a secco dell’impianto con aria o gas inerte, è compreso tra 22 hPa e 0,3 MPa (da 22 mbar a 3 bar). L’installatore può così evitare la prova ad alta pressione prevista dalle normative vigenti e fidarsi pienamente del collaudo effettuato, avendo la certezza di rilevare eventuali dimenticanze.
Le qualità di Megapress G, per Officine Barbieri e Ossind, hanno significato non solo l’installazione a regola d’arte dell’impianto in brevissimo tempo, ma anche la possibilità di ridurre al minimo l’impatto sull’operatività delle strutture produttive, con grande soddisfazione dei committenti.