Anche Viega è uno special-guest all’Aki Family Resort Plose, nella frazione Meluno di Bressanone: un resort d’alto livello dedicato alle famiglie, caratterizzato da 70 camere e 290 posti letto. Data la natura della struttura, la richiesta della proprietà era l’estrema qualità di soluzioni e materiali impiegati. Sia per l’affidabilità dell’opera sul lungo periodo, sia per la sicurezza degli ospiti (trattandosi di un edificio definito prioritario dal recente D.Lgs. 18/2023) - senza contare la necessità di chiudere i lavori in breve... Insomma, tante domande, una risposta unica: Viega.
L’intervento al resort interessava gli impianti d’acqua potabile - pensati con allacciamenti in serie per evitare la stagnazione - e quelli di riscaldamento/raffrescamento, dotati di terminali idronici, radiatori ad alta temperatura e impianto radiante a bassa temperatura. Parliamo di una struttura alquanto estesa, con distribuzione su 40 colonne montanti verticali per 10 piani serviti e quasi 8 km di tubazioni d’acciaio, oltre alla centrale termica... Un’opera tale per cui i professionisti hanno selezionato Sanpress Inox con tubo 1.4401 e il nuovo Temponox; concentrandosi sui diametri da 22 a 64 mm.
L'eccellenza che fa la differenza
Il motivo della scelta Viega lo racconta il progettista, Klaus Lanz dello Studio Troi & Schenk: “viste le peculiarità del progetto, servivano un intervento rapido e precise caratteristiche tecniche - per questi motivi già in fase progettuale si era identificato in Viega il partner migliore per l’occasione - grazie ai pregi e vantaggi dei suoi prodotti. Ed ecco perché abbiamo adottato anche soluzioni specifiche”. Per esempio, la scelta dei giusti diametri ha permesso di non sovradimensionare la rete d’acqua potabile, contrastando la criticità della stagnazione che spesso colpisce hotel e strutture affini (a maggior rischio Legionella per la stagionalità e i grandi volumi idrici). Allo stesso modo è stata determinante la predisposizione della circolazione ad anello, un contributo efficace per il mantenimento dell’igiene; dal momento che “il ricambio idrico dell’impianto si alimenta da entrambi i lati affluenti, contenendo al minimo il rischio di stagnazione”, come sottolinea giustamente Klaus Lanz.
Connessioni versatili, e vincenti
Dopo il progettista, Viega ha convinto anche gli installatori, per primo Martin Saxl di Mader (impresa specializzata in impianti HVAC) che ricorda “nei vari lavori, abbiamo facilmente realizzato vari tipi di posa: sottotraccia, interrata esterna, in cavedio, a vista e controparete per gli impianti di riscaldamento, raffreddamento e sanitari”. Anche per questo il tecnico è stato entusiasta di aver utilizzato sistemi che gli hanno garantito risultati migliori con sforzi minori, rispetto ad altri metodi di giunzione - soprattutto nel caso d’impianti estesi... E lo stesso vale per il collega, Kevin Holzer (capocantiere idraulico di Mader), che infatti aggiunge: “oltre alla sicurezza, devo dire d’essermi trovato molto bene all’opera. Anche negli spazi più scomodi avevo una libertà operativa unica”.
